Yearly Archives: 2017

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Un nuovo contributo per la compilazione del documento di valutazione dei rischi da OiRA

OiRA (Online interactive Risk Assessment) , il software dell’Agenzia Europea per la Salute e Sicurezza sul lavoro dedicato alle piccole imprese mette a disposizione un nuovo strumento. È uscito, infatti, in questi giorni, in inglese con sottotitoli, il video Risk assessment with OiRA in 4 steps (valutazione dei rischi con OiRA in 4 fasi), realizzato nel quadro del progetto di valutazione interattiva dei rischi online. Il software OiRA è stato sviluppato dall’Agenzia Europea per la Salute e Sicurezza sul lavoro (Eu-Osha) nel 2009 ed è operativo dal 2010. Si basa su uno strumento di valutazione dei rischi olandese noto come RI&E, che ha avuto una larga diffusione rivelandosi estremamente efficace. Il software OiRA  aiuta le parti sociali settoriali e le autorità nazionali (ministeri, ispettorati del lavoro, istituti per la salute e la sicurezza sul lavoro) a produrre strumenti settoriali di valutazione dei rischi destinati alle organizzazioni di piccole dimensioni.
Basato sull’infografica il nuovo video Risk assessment with OiRA in 4 steps mette in evidenza la valutazione dei rischi quale caposaldo giuridico dell’approccio europeo in materia di incidenti, malattie professionali e prevenzione delle assenze per malattia sul luogo di lavoro. Inoltre, spiega con quale facilità le imprese possano gestire le problematiche legate alla sicurezza e salute sul lavoro (SSL) con gli strumenti OiRA, mostrando agli utenti come effettuare, con una procedura semplice e flessibile sul sito web dell’OiRA, una prova di valutazione dei rischi specifica per un determinato settore.
Guarda il video «Risk assessment with OiRA in 4 steps »
Guarda anche il filmato «Napo in… valutazione dei rischi online»
Scopri di più sul progetto OiRA  e sulle relative risorse promozionali 

Per conoscere le modalità di accesso a OiRA clicca qui

Fonte: Agenzia Europea per la Salute e Sicurezza sul lavoro (Eu – Osha)

Una guida su come fare per prevenire il rischio amianto nella perforazione di rivestimenti per pareti e pavimenti

La presenza di amianto negli edifici costruiti prima del 1990 è ancora molto diffusa, anche nella colla per piastrelle, negli intonaci e nei rivestimenti sintetici. In questi casi l’uso del trapano per praticare dei fori è pericoloso, perchè fa rilasciare nell’aria fibre di amianto che, se inalate, sono dannose alla salute, in quanto possono provocare il mesotelioma pleurico, un tipo di tumore molto difficile da sconfiggere.  Per evitare o ridurre il rischio da esposizione è bene che i lavoratori come i posatori di piastrelle o pannelli e gli operai edili adibiti a questa tipologia di attività lavorativa siano adeguatamente istruiti e sappiano come e che cosa fare per svolgere il lavoro in sicurezza.
Ecco in sintesi la guida sulla modalità operativa da seguire per chi deve perforare intonaci contenenti amianto, piastrelle ceramicate con colla e fughe in amianto e rivestimenti sintetici contenenti amianto.

Gli operatori devono essere istruiti sui pericoli e su come procedere

Si deve dotarli dei corretti dispositivi di protezione individuale (DPI), ovvero la maschera monouso di tipo FFP3 e bisogna poi accertarsi che nessuno stia sostando nella zona di lavoro.

Nella fase preliminare è opportuno individuare i pericoli

Prima di iniziare i lavori bisogna chiarire se c’è amianto nelle superfici da perforare. In caso di dubbio bisogna partire dal presupposto che l’amianto ci sia e quindi è utile addestrare gli addetti con le istruzioni corrette.

E’ consentito effettuare solo singoli fori

Per eseguire i lavoro e praticare i fori in sicurezza è necessario rispettare alcune regole:
• trapanare con l’aspiratore in funzione.
• pulire bene la parete, il pavimento e il trapano usando l’aspiratore industriale.
• pulire la parete e il pavimento con uno straccio umido
Per evitare contaminazioni occorre sigillare tutte le aperture verso i locali adiacenti e rimuovere o coprire tutti gli oggetti al di sotto del punto che si intende perforare.
E’ necessario garantire un sufficiente ricambio d’aria con sistemi di ventilazione naturale o artificiale e attrezzi e materiali adeguati:
• aspiratore industriale (filtro di classe H secondo la norma EN 60335-2-69, con requisito speciale per l’amianto)
• trapano con aspirazione alla fonte
• straccio e secchio con acqua saponata

Fonte: Scheda tematica Suvapro

Dopo Milano, Bologna e Venezia anche a Firenze è attivo il portale dell’innovazione, il nuovo Cantieri 4.0

La Regione Toscana ha attivato il nuovo portale Cantieri 4.0 per favorire l’innovazione delle imprese: uno strumento digitale operativo della Piattaforma regionale Industria 4.0 riconosciuta dalla Commissione europea come uno dei 4 Digital Innovation Hub presenti sul territorio nazionale. Si tratta di un passo importante della Piattaforma regionale industria 4.0, ovvero la struttura integrata di coordinamento del sistema pubblico di competenze a supporto delle imprese sulle materie del trasferimento e dell’innovazione tecnologica, della formazione tecnica e universitaria e del lavoro, che dal 22 settembre 2017 è entrata ufficialmente a far parte del Catalogo dei DIH, Digital Innovation Hub, della Commissione Europea insieme a quelle di Milano, Venezia e Bologna.
Tra poco più di un anno, infatti, il Bim, Building information modeling sarà obbligatorio nei progetti per le grandi opere pubbliche e in tutti gli appalti complessi di importo superiore ai cento milioni di euro.
Per saperne di più clicca qui

Riduzione contributiva sui contratti di solidarietà: la domanda si può fare dal 30 novembre al 10 dicembre 2017

Con la circolare n. 18 del 22 novembre 2017, la Direzione Generale degli ammortizzatori sociali e della formazione fornisce i chiarimenti e le indicazioni operative per accedere alla decontribuzione dei contratti di solidarietà.  La riduzione contributiva pari al 35% della contribuzione a carico del datore di lavoro dovuta per i lavoratori interessati dalla riduzione dell’orario di lavoro in misura superiore al 20% – quelli che, ad esempio, lavorano per 30 anziché 40 ore settimanali -, è riconosciuta per periodi non anteriori al 21 marzo 2014 e per l’intera durata del contratto di solidarietà.
La domanda, da presentare perentoriamente dal 30 novembre al 10 dicembre di ogni anno di riferimento – si legge nella circolare – può essere formulata per un periodo non superiore ai 24 mesi nel quinquennio mobile per ogni unità produttiva aziendale interessata dal medesimo contratto di solidarietà secondo le direzioni impartite dalla circolare n. 17 dell’8 novembre 2017.

Per evitare l’inammissibilità dell’istanza l’azienda deve dichiarare la propria previsione di quantum della riduzione contributiva richiesta e il codice di pratica relativo alla domanda di integrazione salariale per contratto di solidarietà presentata nel sistema denominato “Cigs on-line“.

Le domande saranno accettate sino al limite di fondi disponibili per l’anno 2017 stabiliti in 30milioni di Euro. L’istanza firmata digitalmente e in bollo potrà essere inoltrata esclusivamente attraverso posta elettronica certificata al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali secondo le modalità operative indicate nell’apposita sezione del sito internet www.lavoro.gov.
Le istanze saranno valutate secondo l’ordine cronologico di arrivo, quelle non collocate in posizione utile entro il limite di spesa annuo non saranno istruite.
Per il solo anno 2017, destinatarie della riduzione contributiva sono le imprese che al 30 novembre 2017 abbiano stipulato un contratto di solidatrietà  ai sensi della L. 863/84 o del D.Lgs 148/2015, nonchè le imprese che abbiano avuto un contratto di solidarietà in corso nell’arco dell’anno 2016.
Per gli anni 2018 e seguenti, destinatarie della riduzione contributiva saranno le imprese che al 30 novembre di ogni anno di riferimento abbiano stipulato un contratto di solidarietà , nonchè le imprese che abbiano avuto un contratto di solidarietà in corso nel secondo semestre dell’anno precedente.
Fonte: Ministero del Lavoro e dell Politiche  Sociali

Solo il datore di lavoro può trasferire i dati al nuovo servizio on line dell’Inail “Registro di esposizione”, attivo dal 12 ottobre 2017

L’Inail ha realizzato un servizio on line per la trasmissione del “Registro di esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni” e del “Registro di esposizione ad agenti biologici”, disponibile a partire dal 12 ottobre 2017 e utilizzabile in una prima fase da parte dei datori di lavoro titolari di posizione assicurativa territoriale (Pat), mentre gli altri datori di lavoro, pubblici e privati, comunque assoggettati al medesimo obbligo ove ne ricorrano  i presupposti , provvederanno all’inoltro dei dati afferenti ai registri di esposizione tramite Pec, utilizzando il modello disponibile sul sito istituzionale dell’Inail, nella sezione “Moduli e modelli – Ricerca e Tecnologia”. L’indirizzo e-mail a cui inviare la comunicazione è dmil@postacert.inail.it.
La stessa comunicazione via e-mail certificata dovrà essere fatta anche all’indirizzo di posta certificata dell’azienda sanitaria territorialmente competente sulla base dell’unità produttiva (luogo di lavoro).
Con la circolare n. 43 del 12 ottobre 2017, infatti, l’Istituto chiarisce le modalità telematiche di trasmissione di tali registri.
L’intrduzione del Registro di esposizione informatizzato – si legge nella circolare – rappresenta una semplificazione importante in quanto consente, in un unico inserimento, di adempiere a quanto previsto dalla normativa vigente nei confronti di Inail e dell’organo di vigilanza. Il Registro on line, infatti, sarà immediatamente accessibile ai funzionari dei servizi di prevenzione delle aziende sanitarie locali tramite l’inserimento delle credenziali in loro possesso nell’area dei servizi on line del portale Inail“.

E’ previsto che il medico competente, se abilitato dal datore di lavoro all’utilizzo del nuovo servizio on line possa inserire, modificare e visualizzare i dati ma non effettuare la trasmissione dei dati al Registro, che rimane in carico al datore di lavoro e ai suoi delegati.

Entro il mese di marzo 2018 tutti i dati contenuti nei registri di esposizione cartacei trasmessi entro l’11 ottobre 2017, così come i dati dei registri di esposizione ricevuti tramite Pec dopo tale data, saranno inseriti all’interno del precedente archivio informatico e resi disponibili nel Registro on line.

Chi avesse difficoltà a procedere con l’inserimento nel registro on line può rivolgersi al contact centre Inail telefonando al numero verde 803.164, o a pagamento allo 06.164.164.

Fonte: INAIL

Roma 7 novembre 2017. Partner nazionale, Asle partecipa all’evento di chiusura della Campagna europea Ambienti di Lavoro Sani e Sicuri con la Buona pratica Etiledil

Martedì 7 novembre 2017 Asle-Rlst sarà presente a Roma all’evento di chiusura della Campagna europea Ambienti di Lavoro Sani e Sicuri ad ogni età organizzato da Inail focal point Italia.
Oltre ad essere partner nazionale della Campagna europea, Asle riceverà un riconoscimento per la Buona pratica presentata a luglio 2017 dal titolo Etiledil. Campagna d’informazione ai lavoratori edili sul rischio da assunzione di bevande alcoliche per la promozione alla salute e la prevenzione del rischio.

Gli Rlst di Asle presenteranno i risultati dell’ informazione fatta ai lavoratori direttamente sul luogo di lavoro,  in cantiere. All’iniziativa hanno aderito 83 imprese e 696 lavoratori, di cui 214 over 50.

L’evento romano chiude, a livello nazionale, la Campagna europea 2016-2017 dedicata all’invecchiamento attivo dei lavoratori.  In Europa il termine della campagna Ambienti di lavoro sani e sicuri ad ogni età è previsto per il 21 e 22 novembre 2017 a Bilbao  presso la  sede dell’Agenzia europea per la Salute e Sicurezza (Eu-Osha). Sarà quella l’occasione per tracciare il bilancio conclusivo dell’iniziativa e annunciare ufficialmente il tema che accompagnerà la campagna dell’Agenzia Europea per la Salute e sicurezza sul lavoro nei prossimi due anni.
Nel biennio 2018-2019 ci si occuperà di prevenzione dei rischi da sostanze pericolose.

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Narrazione efficace nella prevenzione degli infortuni sul luogo di lavoro

Un seminario per scoprire il ruolo della narrazione degli infortuni nella prassi di prevenzione. Si è svolto nell’appena conclusa settimana europea per la sicurezza sul lavoro, organizzato dalla Casa degli Rls di Milano e dal titolo La narrazione degli infortuni per il miglioramento delle attività di prevenzione. Ruolo del Rls.

A proporre il metodo narrativo in prevenzione sono stati i tecnici del Servizio Sovrazonale di Epididemiologia dell’ASL TO3 – Regione Piemonte che hanno illustrato alla platea la nuova modalità intrapresa per raccontare le indagini sugli infortuni accaduti con i quali i tecnici della prevenzione si trovano a dover fare i conti.

Partendo dall’indagine è possibile ricostruire la dinamica dell’incidente per poi proporla sotto forma di narrazione a una platea di lavoratori che potrebbero essere coinvolti in medesime situazioni. Ciò potrebbe aiutare a far maturare in loro maggiore consapevolezza attorno alla percezione di un determinato rischio. Potrebbe essere questa una modalità originale e alternativa di informare i lavoratori sui rischi presenti nei luoghi di lavoro.

Gli Rlst di Asle da parte loro, hanno già sperimentato il metodo in passato con sessioni informative basate sul racconto ai lavoratori di storie di cantiere proponendo  ai lavoratori la visione di “Cantiere ore dodici”, video appositamente realizzato, in cui sotto forma di narrazione cinematografica venivano comunicate le sfaccettature degli infortuni accaduti ma anche di quelli mancati, per aiutarli a riflettere sulle possibili cause dell’infortunio dovute al comportamento del lavoratore stesso e aiutarlo, così, a cambiare, per un comportamento virtuoso.

Finanziamenti per la formazione professionale. C’è ancora tempo per utilizzare i fondi trasferiti dall’Inps nel 2015 sul Conto Formazione delle imprese aderenti a Fondimpresa

E’ di questi giorni l’arrivo alle aziende di una lettera da Fondimpresa, a firma del direttore generale, in cui la fondazione raccomanda gli aderenti di utilizzare le somme in scadenza sul proprio conto formazione entro il 31 dicembre 2017, presentando uno o più piani formativi condivisi che prevedano un finanziamento almeno pari all’importo in scadenza oppure fino alla copertura della quota disponibile sul Conto di Formazione Aziendale e non ancora impegnato.
Per le aziende che ne faranno richiesta l’Ente Unico di Formazione e Sicurezza di Milano, Lodi, Monza e Brianza è a disposizione delle imprese, sia per supportarle nella gestione dei piani aziendali, dalla presentazione alla richiesta del rimborso finale, sia a organizzare percorsi aziendali mirati, ove le risorse sul conto formazione lo permettano.
“Se ciò non dovesse avvenire – si legge nella lettera – l’importo non utilizzato entro il 31 dicembre 2017 sarà spostato, come da Regolamento del Fondo, dal conto formazione dell’azienda al conto collettivo con il quale Fondimpresa finanzia, tramite Avvisi, la formazione su tematiche prioritarie per la generalità delle imprese aderenti”.
Per ulteriori informazioni su come fare per utilizzare i fondi disponibili è possibile inviare una e-mail all’indirizzo tiziana.benvenuti@esem.mi.it oppure telefonare al numero 02.84271350.

I datori di lavoro devono comunicare all’Inail gli infortuni che comportino un’assenza di lavoro di almeno un giorno. Per chi non rispetta l’obbligo sono previste sanzioni

Via all’obbligo di comunicare in via telematica all’Inail, ai fini statistici e previdenziali, entro 48 ore dalla ricezione dei riferimenti del certificato medico, i dati relativi agli infortuni che comportano un’assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso quello dell’evento. Le indicazioni su come fare le fornisce l’Inail con la circolare n. 42 del 12 ottobre 2017.
La nuova adempienza è in vigore dal 12 ottobre 2017 per tutti i datori di lavoro, compresi i datori di lavoro privati di lavoratori assicurati presso altri Enti o con polizze private, nonché per i soggetti abilitati ad intermediazione.

Da parte sua il lavoratore, in caso di infortunio, deve fornire al datore di lavoro i riferimenti del certificato medico, ovvero il numero identificativo, la data di rilascio e i giorni di prognosi indicati nel certificato stesso.

In tal modo potrà assolvere all’obbligo di dare immediata notizia al datore di lavoro di qualsiasi infortunio, anche di lieve entità. Nel caso in cui il lavoratore non disponga del numero identificativo del certificato, dovrà fornire al datore di lavoro il certificato medico in forma cartacea.
Il mancato rispetto dei termini previsti per l’invio della comunicazione d’infortunio di un solo giorno a fini statistici e informativi (art. 18, co.1, lett. r), d.lgs.81/2008 e s.m.), determina l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da 548,00 a 1.972,80 euro (art. 55, co. 5, lett. h), d.lgs. 81/2008 e s.m.).
Nel caso di infortuni superiori ai tre giorni, il mancato rispetto dei termini previsti per l’invio della comunicazione di infortunio (art. 18, co. 1, lett. r), d.lgs. 81/2008 e s.m.) comporta l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da 1.096,00 a 4.932,00 euro (art. 55, co. 5, lett. g), d.lgs. 81/2008 e s.m.).
Nel caso in cui l’infortunio sul lavoro preveda un’assenza dal lavoro superiore ai tre giorni permane l’obbligo della denuncia di infortunio ai sensi dell’art. 53 del decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, e successive modificazioni apportate, da ultimo con il decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 151.
L’obbligo della comunicazione di infortunio sul lavoro che comporti un’assenza dal lavoro superiore a tre giorni, si considera comunque assolto per mezzo della denuncia di infortunio di cui al richiamato art. 53 del decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124 (art.18, co. 1, lett. r)).
La normativa in esame (art. 55, co. 6, d.lgs. 81/2008 e s.m.) prevede inoltre – nel caso di infortuni superiori a tre giorni – l’esclusione dell’applicazione delle sanzioni di cui al citato comma 5 lett. g) del d.lgs. 81/2008 e s.m., conseguenti alla violazione dell’articolo 53 del decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124.

Competenti all’accertamento e alla irrogazione della sanzione amministrativa pecuniaria sopra richiamata sono gli Organi di vigilanza di cui all’art. 13 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, con particolare riferimento alle Aziende sanitarie locali competenti per territorio.

Fonte Inail

Settimana europea per la salute e sicurezza sul lavoro, programma il tuo evento

Si svolgerà dal 23 al 27 ottobre 2017, come comunicato dall’ Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha) nella nota del 3 ottobre

La prossima edizione della European Week for Safety and Health at Work ospiterà eventi in tutti i Paesi europei, che richiameranno il tema della campagna Ambienti di lavoro sani e sicuri a tutte le età.
Sul sito dedicato Eu-Osha sono indicate tutte le date degli incontri organizzati per celebrare la settimana. Argomento portante sarà quello affrontato negli ultimi due anni che riguarda la salute sul lavoro a ogni età, il benessere lavorativo e l’invecchiamento attivo. Chi desidera partecipare alla kermesse della settimana europea per la salute e la sicurezza sul lavoro con un evento ad hoc potrà farlo. Tutte le informazioni su come fare si trovano sul sito Eu-Osha dove sono disponibili informazioni e materiali per aderire e promuovere le iniziative. Tra questi il documento che raccoglie le buone prassi 2016-2017, tradotte in 18 lingue europee, italiano compreso.
La conclusione della campagna Ambienti di lavoro sani e sicuri ad ogni età sarà celebrata con il summit finale a Bilbao, sede dell’Agenzia europea per la Salute e Sicurezza, previsto per il 21 e 22 novembre 2017 e sarà l’occasione per tracciare il bilancio conclusivo dell’iniziativa e annunciare ufficialmente il tema che accompagnerà la campagna Eu-Osha nei prossimi due anni. Nel biennio 2018-2019 ci si occuperà di prevenzione dei rischi da sostanze pericolose.
In Italia, per i partner nazionali, Inail focal point ha fissato l’evento conclusivo della campagna 2016-2017 per martedì 7 novembre a Roma presso la sede centrale di P.le Giulio Pastore, 6. Saranno consegnati riconoscimenti per le buone pratiche presentate all’Inail entro il 14 luglio 2017.
Per saperne di più: Eu-Osha Settimana europea salute e sicurezza sul lavoro 2017

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