Voucher lavoro. Il Governo chiarisce con un comunicato stampa

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Voucher lavoro. Il Governo chiarisce con un comunicato stampa

Marzo 31, 2016
Luisa Rota
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Il 22 marzo 2016 il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha pubblicato sul proprio sito internet un comunicato stampa in materia di lavoro accessorio. Si chiarisce in particolare come i vaucher per le prestazioni di lavoro accessorio saranno pienamente rintracciabili al fine di evitare l’uso distorto di questa tipologia contrattuale. “Le imprese che li utilizzeranno – si legge nel comunicato – dovranno preventivamente comunicare in modalità telematica il nominativo ed il codice fiscale del lavoratore per il quale verranno utilizzati, insieme con l’indicazione precisa della data e del luogo in cui si svolgerà la prestazione lavorativa e della sua durata”.

Pubblicato anche un Rapporto datato 22 marzo 2016 sull’utilizzo dei vaucher per le prestazioni di lavoro accessorio, elaborato sulla base dei dati forniti dal Ministero del lavoro e delle politiche Sociali e dell’Inps. Si dice come con il Jobs Act (D. Lgs 81 del 15 giugno 2015), il Governo abbia introdotto due importanti novità. La prima è l’ulteriore incremento del limite annuo dei compensi, fissato in € 7.000, mantenendo al contempo quello dei 2.000 per le attività lavorative svolte a favore di ciascun committente. La seconda significativa novità è l’introduzione del divieto del ricorso a prestazioni di lavoro accessorio nell’ambito dell’esecuzione di appalti di opere o servizi, che rende praticamente inutilizzabili i vaucher lavoro in edilizia.

Il Rapporto mette inoltre in evidenza come le prestazioni retribuite con i vaucher coinvolgano maggiormente i giovani. Il 31% dei prestatori si colloca tra gli under 25 che percepiscono mediamente € 554 all’anno. Nei fatti, però, l’importo lordo medio annuo percepito è più alto tra gli ultra sessantenni con € 762 per i lavoratori di età compresa tra i 60 e i 65 anni e € 700 per gli over 65. L’importo lordo riscosso mediamente da ciascun lavoratore nell’anno ha raggiunto il valore massimo di € 677,12 nel 2011 e si è attestato a € 633 nel 2015 in lieve aumento rispetto agli € 628,47 del 2014. Si evidenzia anche come i percettori di vaucher siano effettivamente lavoratori non esclusivi e si collochino in gran parte tra i lavoratori subordinati e para subordinati. Da una ricerca Inps riferita al 2014 emerge come su circa un milione di percettori, 400mila erano privi di altra posizione (categoria che include gli studenti impiegati in agricoltura), 168mila erano nello stesso anno percettori di indennità di disoccupazione e/o mobilità, 281mila erano anche attivi come lavoratori dipendenti e 97 mila risultavano percettori di una pensione. Infine i settori in cui i vaucher sono maggiormente utilizzati sono Commercio, Turismo e Servizi anche se si rileva un’elevata percentuale del 44% di vaucher utilizzati riferiti ad attività non classificabili.

report-voucher-lavoro-accessorio_22032016

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