Category Archives: Inail

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Cadute dall’alto, per l’Inail è al 21% l’incidenza sul totale degli infortuni

Nel decennio 2005 – 2014 l’andamento infortunistico mortale per cadute dall’alto ha fatto registrare una diminuzione significativa passando dal 33 – 31% al 20 – 21%. A dirlo è Giuseppe Semeraro dell’ufficio Consulenza Tecnica per l’Edilizia (CTE) dell’Inail intervistato a ottobre 2014 dal quotidiano online www.puntosicuro.it. Il CTE dell’Inail ha analizzato circa 100 sentenze di Cassazione degli ultimi 10 anni che riguardavano fatti afferenti i cantieri. Da questa ricerca emerge che mentre a livello infortunistico la caduta dall’alto incide per il 21%, i fatti che arrivano in Cassazione e riguardano la caduta dall’alto incidono per la metà dei casi trattati. Inoltre nonostante nel decennio in questione sia stata rilevata una riduzione degli infortuni mortali, nei cantieri si continua a registrare qualcosa come una cinquantina di morti. L’indagine Inail ha voluto anche identificare le maggiori cause di infortunio da caduta dall’alto ed è stato rilevato che del 50% dei casi d’infortunio arrivati in Cassazione emerge quanto segue

per caduta da ponteggio fisso: 31%

per assenza di protezione nelle aperture o protezioni inadeguate nelle aperture dei solai e aperture dei muri: 19%

per problemi sulle coperture in tema di lucernari fragili: 19%

per cadute da ponti mobili: 21%, di cui il 12% da trabattelli o ponti su ruote e il 2% da ponti su cavalletti.

La maggior parte di questi accadimenti riguardano infortuni anche mortali e spesso derivano dalla mancata applicazione di norme basilari e dalla sottovalutazione del rischio da parte dei lavoratori.

La maggior parte degli infortuni da caduta dall’alto riguarda i lavori di manutenzione, dove l’abitudinarietà spesso contribuisce a far diminuire il livello di percezione del rischio. E il rischio aumenta là dove vengono effettuati più interventi e le condizioni climatiche sono più severe. Non a caso il 65% degli infortuni avvenuti su tetti e terrazze è concentrato al Nord Italia. Oggi per indagare le cause degli infortuni e le dinamiche degli accadimenti avvenuti, l’Inail dispone anche del sistema di sorveglianza Infor.MO, attivato con l’obiettivo di monitorare le cause degli infortuni per ricavarne indicazioni utili ai fini delle azioni di prevenzione da mettere in campo. A costruire la banca dati di Infor.MO contribuiscono Inail e Regioni, oltre alle Asl con le proprie specifiche rilevazioni.

LODI. Al Convegno su malattie professionali e infortuni, Asle partecipa alla tavola rotonda con il contributo degli Rlst

Il contributo di Asle che ha partecipato attivamente alla discussione promossa nella tavola rotonda nell’ambito del Convegno organizzato da Inail, Osservatorio Lavoro Salute e Sicurezza di Lodi, Asl di Lodi – Regione Lombardia, Camera di Commercio di Lodi il 6 novembre 2015, ha sottolineato la presenza del problema relativo all’utilizzo improprio di spazi pubblici per le manovre di cantiere. “In particolare – si legge nella relazione presentata da Asle – si rileva che nei cantieri visitati dagli Rlst la maggiore criticità è rappresentata dalle gravi interferenze viabilistiche, con rischi aggiuntivi per la circolazione dei pedoni sulla strada e nelle aree condominiali, nei lavori di recupero del patrimonio edilizio esistente in corrispondenza di mancate delimitazioni di aree di cantiere. In definitiva per una corretta prevenzione dei rischi – si conclude – è meglio occupare suolo pubblico o chiudere una strada che utilizzarle come zona di movimentazione o temporaneo deposito”. Il convegno ha fatto il punto su infortuni e malattie professionali nel Lodigiano per il periodo 2010-2014. Complessivamente il trend è in discesa, gli infortuni sono in diminuzione ma nel settore delle costruzioni tra le piccole e piccolissime imprese accade il maggior numero di eventi, circa il 60%.
Le cause di rilievo sono la perdita di controllo di mezzo o attrezzatura, la caduta di persona dall’alto, i movimenti scoordinati. Tra le tre casistiche continua a non dare segni di diminuzione la prima, quella dovuta alla perdita di controllo di mezzo o attrezzatura.

Scarica l’allegato: Relazione di Asle sull’attività degli Rlst nella provincia di Lodi
relazione-su-attivita-rlst-in-provincia-di-lodi

Rlst una risorsa per ottenere la riduzione del premio Inail

E’ l’opportunità offerta alle aziende con la compilazione on line del Modello Inail OT 24.
In pratica le imprese che si avvalgono della presenza di un Rlst nelle attività aziendali possono usufruire della riduzione del premio assicurativo applicata in occasione dell’autoliquidazione Inail a patto che raggiungano un puteggio complessivo pari a 100. Tra le azioni previste dall’OT 24 per l’ottenimento della riduzione non ci sono solo quelle attuabili con il Rlst ma ne sono previste anche altre, che il datore di lavoro può autonomamente attivare.
Il Rlst, però, può giocare un ruolo nelle attività aziendali riferite alle sezioni B, C e D del modello OT 24. In questi casi la sua azione si può esplicare in almeno quattro circostanze qui di seguito elencate.
Tra gli interventi di carattere generale ispirati alla responsabilità sociale se il datore di lavoro concorda con Rlst e medico competente piani di formazione ed educazione sanitaria, tra gli interventi di sicurezza e sorveglianza sanitaria quando il Rlst visita i cantieri con il medico competente e Rspp almeno due volte l’anno e redige i relativi verbali di sopralluogo, oppure se il datore di lavoro programma la riunione periodica almeno una volta l’anno a cui invita il Rlst, Rspp, medico competente a prescindere che questa riunione sia formalmente richiesta dalle altre figure coinvolte, tra le azioni di prevenzione di rischi specifici quando ad esempio il Rlst di Asle attraverso la campagna di sensibilizzazione Etiledil informa i lavoratori sui rischi da assunzione di bevande alcoliche.
Nel quadro di riferimento descritto il Rlst di Asle rappresenta un’opportunità quale figura integrata nel sistema impresa. La sua partecipazione alle riunioni periodiche, la collaborazione con il medico competente e Rspp sono l’esplicitazione di un ruolo su cui l’imprenditore può realizzare una modalità operativa di verifica e miglioramento dei requisiti minimi previsti dal D.Lgs 81/08 .
Le aziende edili che si avvalgono del Rlst di Asle hanno l’opportunità di costruire un modello virtuoso di prevenzione e sicurezza con il coinvolgimento di tutte le figure aziendali, Rlst, Rspp, medico competente, preposti e Dirigenti, che consente di fruire di agevolazioni, riduzioni contributive e finanziamenti previsti Inail ISI e FIPIT.

Dal 1 luglio 2015 il Documento di regolarità contributiva è on line

Il documento di regolarità contributiva (Durc) a Inps, Inail e Cassa Edile da mercoledì 1 luglio 2015 si fa con un clik e si chiama Dol (Durc on line).

Si tratta di un passo importante verso la semplificazione amministrativa introdotto con il decreto 30 gennaio 2015 emanato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, atto pubblicato in Gazzetta ufficiale il 1 Giugno 2015 . Per ottenere il nuovo documento di regolarità contributiva in tempo reale le aziende dovranno richiedere password e nome utente a Inps, Inail o Cassa Edile e seguire tutta la procedura on line. Al termine sarà rilasciato un documento in formato pdf con i seguenti contenuti minimi: la denominazione o ragione sociale, la sede legale e il codice fiscale dell’impresa, l’iscrizione all’Inps, all’Inail e alla Cassa edile, la dichiarazione di regolarità, il numero identificativo con la data di effettuazione della verifica e quella di scadenza e di validità del documento.

Più semplice da ottenere rispetto al vecchio Durc, dovranno richiederlo tutti i committenti: Pubblica amministrazione, imprese esecutrici, lavoratori autonomi. Con validità di 120 giorni sarà consultabile on line da chi ne farà richiesta e serve per attestare in tempo reale la regolarità contributiva dell’azienda. E’ rilasciato anche se si riscontrano piccoli errori nei versamenti purché siano inferiori a 150 Euro.

Se il Dol non risulta regolare l’impresa riceverà una comunicazione e-mail all’indirizzo di posta elettronica certificata con l’invito a regolarizzarsi entro 15 giorni. Sanata nei tempi richiesti l’irregolarità il documento sarà emesso. L’accesso on line si ottiene attraverso i siti di Inps, Inail o Cassa Edile che metteranno a disposizione le credenziali di accesso, appositamente richieste dall’azienda o da un suo consulente. Nel caso il sistema rilevi un documento già attivo, perché non ancora trascorsi i 120 giorni di validità dall’ultima richiesta il sistema rimanderà al documento in vigore e non rilascerà il nuovo Dol.

Accedere al sito è semplice. Per imprese appaltatrici, imprese esecutrici e lavoratori autonomi il link da cliccare è: http://www.inail.it/servizionline/default/Utilizza/p/RegConsReg/index.html? nfls=false

Appare una schermata che invita a inserire password e nome utente per effettuare la connessione. Una volta ottenuto il Dol sostituisce ad ogni effetto il vecchio documento unico di regolarità contributiva regolamentato dal decreto ministeriale 24 ottobre 2007.
Consulta il decreto 30 gennaio 2015 che istituisce il Dol direttamente sulla Gazzetta Ufficiale on line
http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2015/06/01/15A04239/sg

PIU’ PREVENZIONE CON L’AIUTO DELL’INAIL, UN FONDO DI 60 MILIONI DI EURO

Un finanziamento a fondo perduto per sessanta milioni di euro dedicato alle imprese che investono in  sicurezza. E’ questa la cifra che l’Inail mette a disposizione per tutte le aziende – anche quelle individuali – iscritte alla camera di commercio, che fanno della prevenzione una delle loro priorità d’intervento.
Lo stanziamento verrà ripartito in budget regionali, in funzione del numero di addetti e dell’andamento infortunistico di ciascun territorio. In quest’ottica — si legge nel comunicato pubblicato il 22 ottobre sul sito internet dell’Inail — i sessanta milioni di incentivi si definiscono come un atto di intervento immediato per la promozione della sicurezza nei luoghi di lavoro, anche in attesa che il perfezionamento dell’accordo con le parti sociali renda utilizzabili le ulteriori risorse già messe a disposizione dal ministero del Lavoro. E’ intenzione dell’Istituto incrementare ulteriormente le risorse a disposizione delle imprese fino a 100 milioni di euro.
A COSA SERVE IL FONDO I sessanta milioni di euro saranno disponibili per progetti di investimento volti al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori, alla formazione, alla sperimentazione di soluzioni innovative e di strumenti di natura organizzativa ispirati alla responsabilità sociale delle imprese.
COME FARE Dal sito internet dell’Inail alla sezione “Punto Cliente” le imprese interessate possono accedere ai singoli bandi regionali per inserire i dati anagrafici dell’impresa e i particolari relativi al proprio progetto. Solo con il superamento di un punteggio soglia complessivo sarà possibile la compilazione della domanda online.
La procedura per attivare l’iscrizione sarà attiva dopo la pubblicazione dell’avviso sulla Gazzetta ufficiale.

Fonte Inail

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