Yearly Archives: 2018

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Milano, 29 ottobre 2018. Un convegno per il ventennale di Asle Rlst su malattie professionali e rischio da silice libera cristallina nel settore edile

Il punto a 20 anni dalla fondazione di Asle Rlst. Salute e sicurezza sul lavoro con gli Rlst: metodi e strumenti

E’ il titolo del convegno organizzato dall’Associazione per la Sicurezza dei Lavoratori dell’Edilizia di Milano, Lodi, Monza e Brianza (Asle-Rlst) in partnership con l’associazione Ambiente e Lavoro per il ventennale di Asle che si terrà

Lunedì 29 ottobre 2018
dalle 9 alle 13
via Cappuccio 2  – Milano
all’Istituto Tecnico Industriale Carlo Bazzi

Un’occasione per riflettere sulle problematiche legate a salute e sicurezza nell’ambiente di lavoro edile con approfondimenti sulle malattie professionali in edilizia a cura del Dott. Giovanni Mosconi dell’Ospedale Papa Giovanni XIII di Bergamo, sull’esposizione e il rischio legati alla silice libera cristallina nei cantieri di Milano con gli interventi a cura del Dott. Norberto Canciani di Amiente e Lavoro e il Dott.  Battista Magna di ATS Milano Città Metropolitana.
Saranno ripercorse le tappe salienti della storia di Asle Rlst in vent’anni di attività: la parola ai fondatori Franco Turri di Filca Cisl, Franco Gullo di FeNeal Uil.
L’evento fa parte delle celebrazioni per il ventennale di Asle Rlst, è inserito nell’ambito della Campagna europea “Ambienti di lavoro sani e sicuri 2018-2019. Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro in presenza di sostanze pericolose” di cui Asle Rlst e l’associazione Ambiente e Lavoro sono partner nazionali.
Sarà presentata l’ultima pubblicazione curata da Asle, la miniguida sul rischio da silice libera cristallina in edilizia.

Per saperne di più leggi il programma

 

Da Inail istruzioni sulla sicurezza nei cantieri temporanei e mobili:otto nuovi quaderni tecnici da consultare on line

Sul sito Inail è a disposizione una nuova collana di quaderni tecnici per la sicurezza nei cantieri temporanei o mobili.
Si tratta di opuscoli di facile lettura destinati alle alle piccole e medie imprese, per favorire informazione, formazione, adozione di prassi utili alla sicurezza sul lavoro.
I quaderni sono otto e si occupano di attrezzature e sistemi di protezione solitamente utilizzati nei cantieri.

  1. Ancoraggi;
  2. Parapetti provvisori;
  3. Ponteggi fissi;
  4. Reti di sicurezza;
  5. Scale portatili;
  6. Sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto;
  7. Sistemi di protezione individuale delle cadute;
  8. Trabattelli.

Per leggere gli opuscoli Inail clicca qui

Rischio chimico: modalità di prevenzione e tutela del lavoratore. Seminario a Milano il 9 ottobre 2018 presso il centro convegni Fast

Campagna europea “Ambienti di lavoro sani e sicuri 2018-2019”. Un seminario a Milano per conoscere il rischio chimico da vicino e sapere cosa fare per  mitigarlo. Lo organizza la Federazione delle Associazioni Tecniche di Milano (Fast) in qualità di partner di Enterprise Europe Network, in collaborazione con Società Chimica italiana, Associazione Ambiente lavoro, Innovhub-Stazioni Sperimentali e CNA Lombardia con il patrocinio di Inail Direzione regionale Lombardia.

L’appuntamento è fissato per martedì 9 ottobre 2018 alle ore 14 presso il centro congressi Fast, P.le Morandi, 2 a Milano.

Leggi il programma e conosci i relatori degli interventi.
Attraverso la voce delle istituzioni coinvolte e delle imprese di settore l’iniziativa intende mettere in evidenza il rischio che alcune sostanze chimiche comportano per il lavoratore, l’ambiente e il consumatore finale e le opportune strategie di prevenzione. Per minimizzare il rischio si possono adottare differenti soluzioni, da una parte è opportuno introdurre sostanze o processi meno pericolosi, dall’altra è bene utilizzare misure protettive che permettono di ridurre i contatti tra le sostanze e l’ambiente e in ogni caso limitare le probabilità di esposizione per i lavoratori coinvolti nel processo produttivo.

Per iscriverti clicca qui

2° Rapporto Anmil. Nel primo semestre 2018 tasso di irregolarità all’ 82%. Testo unico: oltre il 50% delle contestazioni è per i cantieri temporanei e mobili

Roma, 10 ottobre 2018. Anmil presenta il 2° Rapporto sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

Un documento di sintesi realizzato dall’Associazione nazionale tra lavoratori, mutilati e invalidi del Lavoro (Anmil) sulla base dei dati Inail e dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro per l’anno 2017 con un accenno anche al primo semestre del 2018. In occasione del decennale di entrata in vigore del Testo Unico sulla Sicurezza D.Lgs. 81/08 il Rapporto Anmil analizza soprattutto lo stato di attuazione del Testo Unico ma anche gli interventi del legislatore, la giurisprudenza e la prassi amministrativa, l’andamento del numero degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali oltreché la campagna “Ambienti di lavoro sani e sicuri 2018-2019” con la raccolta della normativa europea e nazionale.
Il Rapporto è consultabile gratuitamente sul sito Anmil, messo a disposizione in open access a addetti ai lavori, tecnici, imprese, datori di lavoro, lavoratori e studenti con l’intento dichiarato di contribuire all’innalzamento del livello di conoscenza e consapevolezza pratica della materia prevenzionistica.
La necessità di trovare soluzioni all’inadempienza delle aziende in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro – si legge nel comunicato stampa – sono dimostrate sia dai dati Inail che da quelli riguardanti la vigilanza tecnica dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro del primo semestre 2018, dai quali emerge che, tra il 1° gennaio al 30 giugno, l’82% delle violazioni è avvenuto in materia di sicurezza sul lavoro. Nell’ambito dell’attività ispettiva mirata alla prevenzione e al contrasto dell’illegalità nei rapporti di lavoro, proprio questi controlli hanno consentito di individuare complessivamente 77.222 lavoratori irregolari, di cui ben 20.398 lavoratori in nero.
Inoltre per il 2017 emerge che l’attività di vigilanza  ha interessato n. 22.611 aziende, e sono state contestate n. 36.263 violazioni prevenzionistiche, di cui 28.364 penali e 7.899 amministrative. Delle 28.364 violazioni di carattere penale, 9.899 sono da ritenersi gravi, in quanto ostative al rilascio del Durc.
Con riferimento al D.Lgs. n. 81/2008, si precisa che il 55% delle violazioni contestate riguarda il mancato rispetto degli obblighi contenuti nel Titolo IV relativi ai cantieri temporanei o mobili.

Per saperne di più leggi qui

Fonte: Anmil

 

 

Premi per le buone pratiche 2018-2019. L’Agenzia europea accetta le candidature, per partecipare c’è tempo fino al 19 gennaio 2019. Chiama subito Inail focal point Italia

Dedicato alle imprese che hanno apportato miglioramenti reali e sostenibili alla salute e alla sicurezza sul lavoro (SSL) nella gestione di sostanze pericolose.
Se sei un datore di lavoro che ha adottato nuove misure efficaci partecipa subito. Non esitare a contattare Inail Focal Point Italia all’indirizzo e-mail f.grosso@inail.it, dove troverai le informazioni giuste per partecipare con successo al concorso.
In Italia le candidature si accettano sino al 19 gennaio 2019.
Il concorso fa parte campagna Eu-Osha  “Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro in presenza di sostanze pericolose” 2018-2019 e intende assegnare un riconoscimento alle organizzazioni che offrono un contributo eccezionale e innovativo in materia di sicurezza e salute sul lavoro nel contesto di sostanze pericolose.
Tutte le candidature vengono prima valutate a livello nazionale dalla rete di punti focali dell’Eu-Osha. Successivamente i vincitori nazionali partecipano al concorso paneuropeo, in seguito al quale sono selezionati i vincitori assoluti.

Per saperne di più clicca qui

Defibrillatore in azienda per la prevenzione alla salute. Ma come fare? Ecco le istruzioni per chi decide di adottarlo

Defibrillatore in azienda, si ottengono 40 punti per la riduzione del premio Inail.

Al punto C8 del Modello OT 24 2019 tra le opzioni per l’ottenimento della riduzione del premio Inail si legge: “l‘azienda per la quale non è obbligatoria per legge l’adozione di un defibrillatore che ha effettuato la specifica formazione per lavoratori addetti all’utilizzo del defibrillatore in proprio possesso, ovvero (corso BLSD –  Basic Life Support early Defibrillation BLSD)”.
L’Inail riferisce che in Italia ogni anno si registrano circa 60.000 decessi per morte cardiaca improvvisa. Esisitono anche dei fattori lavorativi che contribuiscono ad aggravare eventuali malattie cardiovascolari, quali monossido di carbonio, piombo, inalazione di gas tossici, condizioni lavorative stressanti, esposizione al caldo o al freddo estremi, sforzi fisici eccessivi, elettrocuzione ecc…
Inoltre è stato calcolato che il 5% degli arresti cardiaci si verifica sui luoghi di lavoro. Per questi motivi, dunque, anche se l’attuale normativa relativa alla sicurezza sui luoghi di lavoro (D.Lgs 81/2008) non prevede la dotazione obbligatoria da parte delle aziende dei DAE, ciò è fortemente consigliato anche perché la Legge 3 aprile 2001 n. 120 ha consentito l’uso dei defibrillatori semi automatici in ambiente extra ospedaliero.

COSA E’ IL DAE
Il defibrillatore semiautomatico esterno è una macchina di piccole dimensioni che, tramite due placche adesive sul torace della persona colta da malore, è in grado di rilevare le alterazioni dell’attività elettrica del cuore. Dopo esser stato applicato alla vittima in arresto cardiaco, il DAE è in grado di riconoscere la fibrillazione ventricolare, che è un’aritmia maligna del cuore e se non trattata porta alla morte del paziente, ed eroga una scarica elettrica che resetta il muscolo cardiaco e ne interrompe l’aritmia. Ogni minuto che passa dall’inizio dell’arresto cardiaco riduce di circa il 10% le probabilità di successo della scarica elettrica, e dopo dieci minuti dall’inizio dell’arresto cardiaco i danni subiti a livello celebrale potrebbero diventare irreversibili.

LA FORMAZIONE DEL PERSONALE E’ OBBLIGATORIA
Se si decide di predisporre un DAE in ambiente di lavoro è opportuno provvedere all’adeguata formazione del personale in ottemperanza all’Accordo n. 127/CSR del 30 luglio 2015 Indirizzi per il riconoscimento dei soggetti abilitati all’erogazione di corsi di formazione finalizzati al rilascio dell’autorizzazione all’impiego del Defibrillatore Automatico Esterno DAE” ai sensi del Decreto 18 marzo 2011 (Decreto sui criteri e modalità di diffusione dei DAE).

IN LOMBARDIA I CORSI SONO EROGATI DALL’AZIENDA REGIONALE EMERGENZA URGENZA (AREU)
L’art. 2 della L. 120/2001 stabilisce che “Le regioni e le province autonome disciplinano il rilascio da parte delle aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere dell’autorizzazione all’utilizzo extra ospedaliero dei defibrillatori da parte del personale di cui al comma 1, nell’ambito del sistema di emergenza 118 competente per territorio“.
La Regione Lombardia ha recepito la normativa nazionale (Delibera della Giunta Regione Lombardia n. IX/4717 del 23 gennaio 2013) precisando che il corso specifico duri 5 ore; prevede inoltre che AREU (Azienda Regionale Emergenza Urgenza) sia l’unico soggetto delegato a rilasciare l’abilitazione alla defibrillazione semi atuomatica per personale non medico operante all’esterno di strutture sanitarie autorizzate. AREU potrà erogare i corsi direttamente, o delegare i soggetti terzi all’esecuzione dei corsi BLSD per laici secondo precisi criteri. Al termine degli eventi formativi, i soggetti delegati devono inviare ad AREU l’elenco dei partecipanti  (secondo uno specifico schema regionale) che hanno superato con esito positivo i corsi BLSD per laici e le relative certificazioni ai fini del perfezionamento delle medesime da parte di AREU, unico soggetto a ciò preposto. La lista completa ed aggiornata dei centri accreditati AREU è disponibile su:
www.areu.lombardia.it/web/home/centri-di-formazione-blsd-riconosciuti

COME LO SI UTILIZZA
Lo strumento è semplice da utilizzare in quanto è la macchina stessa che, attraverso una voce elettronica, guida passo per passo l’operatore. Il DAE stabilisce se è necessario erogare la scarica elettrica e suggerisce con messaggi vocali le successive modalità di intervento sulla vittima.
Occorre ricordare che la defibrillazione, da sola, potrebbe non essere sufficiente a ripristinare il battito cardiaco. E’ importante, dunque, che sia associata anche a un corretto massaggio cardiaco.
In particolare la presenza dei DAE è consigliato nei seguenti casi:
– nelle aree dove sono presenti apparecchi elettrici
– nei luoghi di lavoro all’aperto
– in zone isolate dove è più difficile far arrivare i soccorsi come cantieri di costruzioni, impianti di perforazione, piattaforme marine

CHE COSA FARE PER ESSERE IN REGOLA
L’azienda che decide di predisporre un DAE è tenuta rispettare i seguenti adempimenti:

  • Comunicazione all’AAT competente (Articolazione territoriale dell’Azienda Regionale di Emergenza e Urgenza) l’adozione del DAE, con specificità del modello, localizzazione esatta ed elenco delle persone autorizzate all’utilizzo.
  • Regolare manutenzione: i DAE devono essere sottoposti alle verifiche, ai controlli e alle manutenzioni periodiche secondo le scadenze previste dal manuale d’uso. Devono essere mantenuti in condizioni operative sempre: la batteria deve possedere carica sufficiente a garantirne il funzionamento e le placche adesive devono essere sostituite alla scadenza. Infine deve essere indentificato un referente incaricato di verificarne regolarmente l’operatività.
  • Adeguata formazione del personale non sanitario abilitato all’uso del DAE con l’obiettivo di far utilizzare in sicurezza il defibrillatore semi automatico e assicurare un corretto intervento sulle persone vittime di un arresto cardiocircolatorio.
  • Richiesta di soccorso sanitario tramite chiamata al NUE112 (numero unico emergenze) in caso di utilizzo: in questo modo, al verificarsi di un arresto cardiaco, gli operatori della centrale operativa, possono supportare gli astanti durante le manovre di rianimazione e conoscendo la localizzazione esatta dei DAE possono guidare l’addetto al primo soccorso a trovare il DAE e a utilizzarlo correttamente.
  • Segnaletica e posizionamento adeguato: il DAE deve essere collocato in luoghi accessibili e deve essere facilmente riconoscibile. Il cartello indicatore della posizione del DAE deve essere ben visibile e posizionato anche all’ingresso. Tutti i soggetti, che a qualsiasi titolo sono presenti negli impianti, dovrebbero essere informati della presenza del DAE e del relativo posizionamento.

Per saperne di più consulta il Vademecum Defibrillatore Automatico Esterno DAE in azienda

L’Agenzia europea per la salute e sicurezza sul lavoro presenta la nuova banca dati sulle sostanze pericolose

Lavorate con sostanze pericolose o gestite persone che lo fanno? Avete bisogno di ulteriori informazioni su come valutare e gestire i rischi? In questo caso, date un’occhiata alla nuova e completa banca dati sugli strumenti pratici e la guida sulle sostanze pericolose, con collegamenti a risorse e strumenti audiovisivi chiave degli Stati membri, dell’UE e oltre. Nella banca dati troverete nuovi studi di caso creati per l’attuale campagna «Ambienti di lavoro sani e sicuri», che forniscono esempi di vita reale di buone pratiche nella gestione di sostanze pericolose.

Le centinaia di voci di cui è composta la banca dati riguardano argomenti quali formazione o valutazione del rischio, agenti cancerogeni e sostituzione. Inoltre, grazie alla facilità di consultazione della banca dati, se siete interessati alle risorse su un determinato paese, settore, mansione o pericolo, potete trovare esattamente ciò che cercate in modo semplice e veloce.

Effettuate ora una ricerca nella banca dati delle sostanze pericolose

Scopri di più sulla Campagna “Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro in presenza di sostanze pericolose”

Fonte: EU-OSHA

Norme Tecniche Costruzioni: approvata la circolare applicativa

Il 27 luglio 2018 l’Assemblea generale del Consiglio superiore dei lavori pubblici ha approvato il testo della Circolare esplicativa con le Istruzioni alle Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC 2018). La pubblicazione in Gazzetta ufficiale della Circolare è prevista per il mese di settembre 2018.
L’aggiornamento delle Norme tecniche per le costruzioni contenuto nel Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 17 gennaio 2018, è stato pubblicato sul Supplemento ordinario n. 8 alla Gazzetta ufficiale n. 42 del 20 febbraio 2018 ed è entrato in vigore il 22 marzo 2018.

Leggi qui il testo provvisorio della circolare.

 

Pubblicato da Inail il modello OT24 2019 per la riduzione del premio assicurativo alle aziende

E’ possibile consultare sul portale Inail il nuovo modello OT 24 con l’elenco delle attività di prevenzione e sicurezza da svolgere in azienda per totalizzare il punteggio congruo all’ottenimento della riduzione del premio Inail per l’anno 2018. On line anche la guida per la compilazione del modello. Nel nuovo modello OT 24 2019 gli interventi da mettere in atto nel 2018 si presentano articolati in quattro sezioni:

  • A) Interventi di carattere generale, che possono essere realizzati su tutti i settori e producono effetti su tutte le Posizioni Assicurative Territoriali (Pat) dell’azienda.
  • B) Interventi di carattere generale ispirati alla responsabilità sociale
  • C) Interventi trasversali, che possono essere realizzati su tutti i settori produttivi ma non necessariamente attuati su tutte le Pat della ditta.
  • D) Interventi settoriali generali, può essere realizzato solo in alcuni settori e produce effetti su tutte le Pat.
  • E) Interventi settoriali, il punteggio varia in funzione dei settori e può essere attuato non necessariamente in tutte le Pat.

Come ogni anno per ottenere la riduzione del premio occorre presentare all’Inail la domanda con la rendicontazione delle attività svolte e la documentazione probante entro il 28 febbraio 2019.
Per quanto riguarda le piccole imprese del settore edile seguite dai Rlst di Asle si suggeriscono alcune specifiche attività da poter attuare.
Nella sezione “C” da verificare la fattibilità dei punti C- 3, per le aziende fino a 15 lavoratori riunione periodica annuale senza la necessità di convocazione da parte del Rls-Rlst, C-4 e C-6, attività di vigilanza e analisi sugli infortuni e i mancati infortuni avvenuti in occasione di lavoro, C-7, per aziende con meno di 50 dipendenti procedure per la verifica dell’efficacia della formazione, C-8, adozione del defibrillatore, C-9, presentazione dei dati epidiemiologici del territorio e del comparto da parte del medico competente, C-12, interventi per la prevenzione di malattie cardiovascolari e/o oncologiche, C-13, interventi per la prevenzione dell”uso di sostanze psicotrope o stupefacenti o dell’abuso di alcol, C-14 e C-15, interventi per la prevenzione del rischio stradale.
Nella sezione “E” si segnalano i punti E-1 sulla formazione e informazione dei lavoratori stranieri in tema di salute e sicurezza sul lavoro, E-4 ed E-5 con gli interventi per la prevenzione dei disturbi muscolo scheletrici, E-7 con gli interventi per la protezione delle via respiratorie, E-9, per la prevenzione del rumore, E-10 ed E-12, per la prevenzione del rischio stradale, E-15 ed E-16, per la prevenzione del rischio meccanico, E-17, per le aziende con meno di 10 lavoratori che dispongono del piano per la gestione dell’emergenza in caso di incendio e hanno effettuato la prova di evacuazione almeno una volta l’anno, E- 18, interventi per la sicurezza dei lavori in quota, E-19, E-21, E-22 con gli interventi per la prevenzione del rischio da polveri contenenti silice libera cristallina respirabile, E-23 interventi per la prevenzione del rischio in ambienti sospetti di inquinamento e in ambienti confinati.

Modello OT 24 2019 con modulo di domanda

Guida alla compilazione

 

 

 

Formazione ai lavoratori. Il segreto per tutelare la sicurezza in luogo di lavoro è aumentare la consapevolezza nei confronti del rischio

Il seminario dal titolo Formazione dei lavoratori: quale ruolo del Rls si è tenuto mercoledì 27 giugno 2018 alla “Casa degli Rls” di viale d’Annunzio, 15 a Milano

Molto interessante per la qualità delle relazioni proposte. Sala gremita: quasi un centinaio gli Rls e Rlst che hanno presenziato. A presentare l’argomento è stata Susanna Cantoni, Presidente della Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione (CIIP) con la relazione dal titolo “Un nuovo attrezzo nella cassetta del Rls”. Un nuovo strumento, dunque, a disposizione del bravo rappresentante per la sicurezza dei lavoratori, per renderlo autonomo nel riconoscere la validità degli attestati formativi. Tra i relatori del seminario sono intervenuti Enrica Sgaramella di ATS Milano Città Metropolitana, esperta in processi formativi e sviluppo di sistemi di salute e sicurezza sul lavoro (SSL), che ha spiegato come fare vigilanza sulla formazione e Roberta Vaia, Tiziana Vai, Modesto Prosperi del gruppo promotore “Casa degli Rls”.

La formazione è una delle più importanti misure di prevenzione previste dal Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008, perché migliora la capacità di controllo del lavoratore nei confronti del proprio lavoro, rendendolo più consapevole di fronte al pericolo e ai rischi che quotidianamente affronta.

Nella realtà, purtroppo, la formazione anziché essere utilizzata dai datori di lavoro come strumento principale per veicolare la cultura della salute e sicurezza e fare prevenzione tra i lavoratori è largamente sottoutilizzata e spesso erogata in modo formale e affrettato.
E spesso la mancata o inadeguata formazione è  una delle cause di infortunio. Rls o Rlst devono sapere cosa controllare per essere sicuri che la formazione certificata dagli attestati sia valida. Occorre verificare l’avvenuta formazione di tutti i soggetti aziendali, la correttezza dell’erogazione dei corsi e l’efficacia dell’azione formativa. Ovvero accertarsi che i lavoratori abbiano bene appreso e assimilato le nozioni trasmesse. Quando si riscontrano attestati non regolari e formazione inadeguata occorre segnalarlo subito, viene a mancare infatti un’importante misura di prevenzione. L’autorità che esegue i controlli, nel caso della Lombardia l’Agenzia di Tutela della Salute (ATS), può sanzionare il datore di lavoro o i dirigenti e colpire i soggetti formatori fraudolenti promuovendo indagini presso l’autorità giudiziaria.

Per affermare la cultura della prevenzione è dunque indispensabile che le imprese controllino seriamente i requisiti delle società a cui affidano la formazione, così come controllerebbero gli altri fornitori di merci o servizi necessari alla produzione, così come è necessario che Rls e Rlst conoscano molto bene il percorso della formazione attuato dalle imprese, sia attraverso le verifiche della documentazione nei luoghi di lavoro sia con la presenza in riunione periodica, formulando di volta in volta richieste formative adeguate ai nuovi rischi che si presentano sul luogo di lavoro.

I rappresentanti per la sicurezza devono essere consultati in merito all’organizzazione della formazione dei lavoratori. In questo modo il datore di lavoro, o il dirigente, che interpella l’ Rls o l’Rlst ha la possibilità di ricevere da loro informazioni e conoscenze, che unite alle proprie, gli consentono di vedere il problema a 360 gradi. Rls e Rlst, infatti, parlano con i lavoratori e sono molto bene informati sui rischi di quel determinato luogo di lavoro collegati alle specifiche mansioni. In pratica essi sono un patrimonio di conoscenza per il datore di lavoro e il dirigente che poi, comunque, assumeranno le proprie decisioni in autonomia. In ambito aziendale anche il rappresentante dei lavoratori, così come il preposto, deve essere formato attraverso un aggiornamento specifico per svolgere al meglio il ruolo che la legge gli attribuisce nei confronti dei lavoratori: informarli sul loro diritto di formazione in tema di salute e sicurezza. Per fare tutto ciò e per essere in grado di valutare l’efficacia della formazione pregressa oltre all’aggiornamento specifico Rls e Rlst si possono avvalere anche della collaborazione dell’organismo paritetico.

Per consultare i materiali del seminario clicca qui

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