Testionial 2

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Testionial 2

Luglio 4, 2007
Luisa Rota
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Questo signore sta per concretizzare il sogno di una vita: la casa.
Ci roviamo quindi di fronte a un COMMITTENTE.

Così è definita in edilizia la persona per la quale viene realizzata un’opera. Il committente oltre ai problemi economici, burocratici e amministrativi, ha anche, per legge, una serie di responsabilità per la sicurezza di chi lavorerà alla sua casa. Questo vale sia che si tratti di costruire un nuovo edificio sia che se ne ristrutturi uno esistente.

La Legge 494 del 1996 obbliga il committente a garantire le misure generali di tutela della sicurezza, cioè a valutare e ridurre al minimo i rischi presenti nel suo cantiere. Il committente può delegare queste competenze a un responsabile dei lavori: questa delega può essere totale o parziale, ma sempre comunque per iscritto.

Se il committente delega in toto le le competenze vuole dire che delega anche e soprattutto la capacità di spesa: insomma, garantisce che il Responsabile dei Lavori possa spendere in autonomia per provvedere a tutto ciò che ritiene necessario per garantire la sicurezza del cantiere.

Per gran parte delle attività edili il committente, o il Responsabile dei Lavori, deve nominare il Coordinatore alla Sicurezza in fase di Progettazione, che stende il Piano di SicurezzA e Coordinamento (PSC), ed il Fascicolo Tecnico dell’opera. Nel PSC sono individuati i rischi del futuro cantiere e le relative soluzioni. Il Fascicolo Tecnico contiene le indicazioni per effettuare in sicurezza la manutenzione dell’opera. Prima dell’inizio dei lavori il committente deve nominare un coordinatore alla sicurezza in fase esecutiva. Egli garantirà in cantiere l’applicazione ed il rispetto di tutte le misure di prevenzione.

Se ci sono inadempienze da parte delle imprese o dei lavoratori autonomi, il coordinatore lo deve segnalare immediatamente al committente, che dovrà prendere i provvedimenti necessari, non esclusa la risoluzione del contratto. E’ possibile che questi due incarichi di coordinamento vengano ricoperti dalla stessa persona, purché ne abbia i requisiti previsti dalla legge, e non sia titlare dell’impresa che esegue i lavori. Nella scelta dell’impresa il committente non poù considerare il solo aspetto economico; deve verificare l’idoneità, in relazione ai lavori da eseguire, sotto il profilo tecnico-professionale (dipendenti regolari, specializzazione e formazione, dotazione macchine ed attrezzature, referenze…). Perché riguardo alla sicurezza il committente rimane comunque in parte responsabile, per interesse effettivo ed economico.

Dell’impresa il committente è tenuto a controllare l’iscrizione alla Camera di Commercio e la regolarità delle posizioni INPS, INAIL e Cassa Edile.

Quando l’impresa fa la sua offerta deve tener conto anche dei contenuti del PSC oltre alla descrizione lavori e gli elaborati di progetto. Nel PSC deve essere evidenziato quanto incidono iu costi per la sicurezza sul prezzo. Questi costi non possono essere sottoposti a ribasso.

Troppo spesso il committente è ignaro delle responsabilità che gli competono per legge, in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Nei cantieri edili italiani, piccoli o grandi che siano, c’è un infortunio ogni tre minuti. Ecco perché la sicurezza di chi lavora alla vostra casa è un problema di civiltà, e non di burocrazia. Non pensiate anche voi che tanto queste “grane” capitano solo agli altri, magari solo meno furbi! Che siate alle prese con una nuova costruzione o a interventi di ristrutturazione, informatevi bene sui vostri diritti e sui vostri doveri presso le ASL di zona, le Direzioni provinciali del Lavoro e le Associazioni Professionali.

La nostra Associazione per la Sicurezza dei Lavoratori in Edilizia, ASLE è nata da un accordo fra organizzazioni sindacali ed associazioni imprenditoriali. Interveniamo sui luoghi di lavoro per individuare e segnalare irregolarità e malfunzionamenti relativi alla sicurezza. Invitiamo le imprese e i lavoratori a prendere le misure necessarie ad eliminare i rischi rilevati. Ci preoccupiamo di salvaguardare l’igiene sui luoghi di lavoro e la salute stessa dei lavoratori. Collaboriamo con le imprese, il Comitato Paritetico Territoriale e, nei casi più gravi, con le A.S.L. delle province di Milano e Lodi per individuare le misure di prevenzione e di protezione per ridurre i rischi.

Insomma, mettiamo la nostra esperienza al servizio della prevenzione degli infortuni: in caso di dubbio contattateci al numero verde che trovate in queste pagine.

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