Stress e lavoro correlato. Fondamentale il ruolo del Rls-Rlst per una buona valutazione del rischio

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Stress e lavoro correlato. Fondamentale il ruolo del Rls-Rlst per una buona valutazione del rischio

Settembre 16, 2016
Luisa Rota

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Presentata a dirigenti sindacali e rappresentanti dei lavoratori (Rls e Rlst) la Linea di indirizzo regionale dal titolo La consultazione del Rls nella Valutazione e Gestione del rischio stress in ambiente di lavoro approvata da Regione Lombardia il 30 giugno 2016. Ottimo il riscontro ottenuto dal convegno di lunedì 12 settembre organizzato da Cgil, Cisl e Uil Lombardia sull’argomento. Erano più di duecento a Sesto San Giovanni (MI) i partecipanti che hanno riempito la sala Spazio Mil di via Granelli. Raffaele Latocca, Coordinatore del laboratorio regionale Stress lavoro correlato, illustrando il documento ha messo in evidenza l’importanza del ruolo del rappresentante dei lavoratori (Rls o Rlst) nel processo di valutazione del rischio stress. “Il contributo del Rls è fondamentale – ha detto Latocca – nello specifico la consultazione del rappresentante dei lavoratori è importante, perché  può fornire l’informazione qualificata utile a orientare la giusta decisione”. Nell’ambito della commissione valutativa il rappresentante dei lavoratori dovrebbe essere considerato una figura chiave, in quanto portatore di conoscenza. Il Rls-Rlst, infatti, per la specificità della mansione che è chiamato a svolgere conosce il vissuto dei singoli lavoratori e può interpretare al meglio quegli aspetti di difficile determinazione che aiutano a ridurre il rischio stress per le persone al lavoro. E’ bene, dunque, che la presenza del rappresentante dei lavoratori sia garantita sin dall’inizio della valutazione. Si tratta, poi, di sviluppare una pratica di informazione virtuosa che garantisca una maggiore conoscenza dei problemi, specifici per ogni settore, e che possa portare all’ acquisizione di un contenuto ponderato sul disagio vissuto dalle persone. Nel documento regionale si insiste sul fatto che il rappresentante dei lavoratori sia consultato sin dall’inizio del processo di valutazione, per raggiungere il difficile obiettivo di valutazione dei questo tipo di rischio che risulta particolarmente sfuggente a logiche meccanicistiche. In qualità di rappresentanti dei lavoratori in una testimonianza video sono intervenute Emanuela Passerini, Rls Fim-CISL, Monica Gaspari, Rlst FeNeal-UIL e Emanuela Adorno, Rls Fisac-CGIL. Si rileva che purtroppo, ad oggi, il coinvolgimento del rappresentante di lavoratori nella commissione valutativa per il rischio stress è assente e il Rls viene consultato solo successivamente. Le organizzazioni sindacali hanno partecipato al tavolo di lavoro che ha portato alla stesura della Linea di indirizzo regionale e il documento denuncia infatti l’ampia sottovalutazione della figura di Rls e Rlst nel processo valutativo del rischio stress lavoro correlato.  Al convegno con i rappresentanti regionali di CGIL, CISL e UIL: Paola Gilardoni, segretario regionale Cisl Lombardia che ha aperto i lavori, Angelo Urso, segretario regionale Uil Lombardia, moderatore e Massimo Balzarini, segretario regionale Cgil Lombardia in conclusione, hanno partecipato tutte le parti istituzionali interessate. Oltre a Latocca si citano Tommaso Russo della Direzione Generale al Welfare Regione Lombardia, Maria Rosaria Spagnuolo, responsabile area Salute sicurezza sul lavoro di Assolombarda, Antonio Traficante, direttore Inail.

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