Malattie professionali. Tra gli edili in Lombardia oltre il 27% dei casi presenta un nesso causale positivo tra mansione e insorgere della malattia

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Malattie professionali. Tra gli edili in Lombardia oltre il 27% dei casi presenta un nesso causale positivo tra mansione e insorgere della malattia

Aprile 6, 2017
Luisa Rota

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Pubblicato dall’Inail il settimo rapporto sull’andamento delle malattie professionali Malprof 2011-2012. Eseguito per tutto il territorio nazionale il rapporto presenta dati e tabelle su base regionale.
Pubblichiamo di seguito alcuni stralci del Rapporto Inail Malprof 2011 – 2012 con riferimento ai dati relativi alla Lombardia.
Il settore delle costruzioni è tra i più colpiti e  anche in Lombardia risulta essere quello con il maggior numero di casi segnalati: con il 15,5% nel 2011 e il 15,8% nel 2012.

Dall’analisi dei dati emerge che nel 2011 il 23,5% dei casi tra i lavoratori attivi nell’industria estrattiva ed edilizia sono stati colpiti da malattia professionale evidenziando un nesso causale positivo tra mansione svolta e insorgere della malattia, nel 2012 la percentuale sale al 27,5%.

Dunque sono soprattutto i lavoratori con mansioni legate al settore dell’edilizia che presentano patologie lavoro correlato.
Il settore delle costruzioni detiene il triste primato per i mesoteliomi con 100 casi segnalati sul totale di 567 rilevati nell’intero biennio e, con il settore della produzione dei metalli, anche per i tumori dell’apparato respiratorio: 277 casi segnalati in due anni. Inoltre gli edili sono i lavoratori più colpiti da sindrome da tunnel carpale, ipoacusie e malattie della cute. I comparti delle costruzioni e della sanità raccolgono con maggior frequenza rispetto agli altri settori anche le 1.660 patologie del rachide. Le patologie muscolo- scheletriche, diverse dal tunnel carpale, sono in totale, per i due anni, 1.147 e, anche qui, gli edili compaiono con maggior frequenza.
Il sistema di sorveglianza dell malattie professionali Malprof  nella regione Lombardia è attivo dal 1999 ed è dotato di una struttura organizzativa basata su una rete di operatori dei servizi di prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro (Spsal) individuati come referenti di Asl. Attualmente il registro raccoglie i casi riferiti a malattie correlate al lavoro o presunte tali, e le informazioni in esso contenute vengono correntemente utilizzate, sia a livello regionale che di singola Asl, per la conoscenza del fenomeno e per orientare gli interventi preventivi.

FONTE: Rapporto Mal-Prof INAIL 2011-2012

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