Tag Archives: asle

Loading
loading..

Alla campagna europea “Ambienti di lavoro sani e sicuri ad ogni età”. Asle c’è

Con altri 14 partner nazionali Asle partecipa alla campagna europea “Ambienti di lavoro sani e sicuri ad ogni età” attraverso Inail focal point nazionale. A metà febbraio è stata deliberata l’adesione alla campagna da parte del Consiglio d’Amministrazione di Asle.

Il programma di adesione prevede, tra l’altro, la realizzazione di un opuscolo informativo sulla movimentazione manuale dei carichi per l’informazione ai lavoratori su come contrastare l’invecchiamento prevenendo le malattie professionali legate all’apparato muscolo scheletrico.

Alla campagna aderiscono anche le associazioni AiFos (Associazione italiana Formatori e Operatori della Sicuezza),  Aias (Associazione professionale italiana Ambiente e Sicurezza), Ciip (Consulta interassociativa italiana per la prevenzione), Psya (Prevenzione e gestione dei rischi psico-sociali) Anses (Associazione nazionale stress e salute), oltre ad istituzioni come il Consiglio nazionale Ordine degli psicologi, l’Asl di Novara, l’Università europea di Roma, Roma Capitale e aziende: Toyota e Tiger Flex Srl.
Come si legge sul sito Inail “La campagna europea Ambienti di lavoro sani e sicuri ad ogni età, coordinata a livello nazionale dal Focal Point Italia rappresentato dall’Inail, si propone scopi di sensibilizzazione e non di divulgazione di strumenti di valutazione. I principali obiettivi sono: promuovere il lavoro sostenibile e un invecchiamento sano e sottolineare l’importanza della prevenzione per tutta la vita lavorativa, fornire sia ai datori di lavoro che ai lavoratori informazioni e strumenti pratici per la gestione della Salute e sicurezza sul lavoro (SSL) nel contesto dell’invecchiamento della forza lavoro, agevolare lo scambio di informazioni e la condivisione delle buone pratiche sul tema. L’adesione alla campagna, in qualità di partner nazionali, è prevista per aziende, istituzioni, organizzazioni ed associazioni che portino avanti azioni di sensibilizzazione su SSL senza fini di lucro”. Con il programma di adesione approvato il 15 febbraio 2017 Asle ha scelto di esserci.

Per saperne di più vai al link della Campagna.

Chiedere il Rlst di Asle è facile, ecco come fare

Operativi sul territorio di Milano, Lodi, Monza e Brianza e relative province, i Rlst di Asle sono a disposizione per tutte quelle imprese dove non è stato eletto o designato il Rappresentante per la Sicurezza dei Lavoratori aziendale (Rls).

Per ottenere l’assistenza di un Rlst di Asle bisogna collegarsi al sito www.asle-rlst.it, cliccare su “Modulistica” e fare il download dei degli appositi moduli di richiesta:

lettera di incarico Rlst di Asle
• lettera di incarico apertura cantiere
Occorre compilare entrambi i moduli con le informazioni richieste, riempiendo tutti i campi.

La lettera d’incarico Rlst di Asle è la richiesta da parte dell’azienda del servizio Rlst di Asle.

Va compilata su carta intestata dell’impresa scrivente e indirizzata tramite raccomandata alla sede dell’Associazione per la Sicurezza dei Lavoratori dell’Edilizia di Milano, Lodi, Monza e Brianza, via Newton, 3 – 20148 Milano.

Per questa comunicazione si possono utilizzare anche l’indirizzo di posta elettronica certificata

info@pec.asle.it e l’indirizzo e-mail info@asle.it, oppure il fax al numero 02.48707068.

È importante che sulla lettera d’incarico Rlst di Asle siano ben visibili le firme di tutti i lavoratori, i quali saranno così informati del fatto che il loro Rappresentante per la sicurezza dei lavoratori sarà un Rlst di Asle, ovvero un Rls territoriale messo a disposizione dall’Associazione per la Sicurezza dei Lavoratori dell’Edilizia di Milano, Lodi, Monza e Brianza.

La lettera d’incarico Rlst di Asle va conservata con la risposta su carta intestata che gli uffici Asle-Rlst inviano all’azienda, per documentare l’avvenuto inserimento nel data base di Asle-Rlst del nominativo aziendale. In questo modo

quando non si conosce ancora il nominativo del Rlst competente per territorio per un determinato cantiere, sul Pos, nell’apposito spazio dedicato al rappresentante per la sicurezza dei lavoratori, l’impresa potrà scrivere semplicemente “Asle-Rlst” ed, eventualmente, esibirà la lettera di incarico Rlst di Asle con la risposta ricevuta dagli uffici dell’Associazione per la Sicurezza dei Lavoratori dell’Edilizia di Milano, Lodi, Monza e Brianza all’atto dell’iscrizione.

La lettera di incarico apertura cantiere è la comunicazione a Asle-Rlst dell’apertura di un cantiere da parte dell’impresa. Va compilata per ogni nuovo cantiere e trasmessa alla sede dell’Associazione al numero 02.48707068 oppure all’indirizzo e-mail info@asle.it. Fare la comunicazione di apertura cantiere è importante perché solo così si attiva la procedura operativa per far sì che il Rlst competente per territorio contatti l’impresa. Fissando l’appuntamento, nel giorno prestabilito il Rlst di Asle potrà, così, verificare la situazione sicurezza del cantiere stesso e visionare la documentazione relativa.

Attenzione, anche questa lettera va compilata su carta intestata dell’impresa richiedente e deve contenere l’indicazione precisa dell’indirizzo del nuovo cantiere e il nominativo con numero telefonico di un referente o di un responsabile dell’impresa per il cantiere in oggetto.

La comunicazione di apertura cantiere va fatta per ogni nuovo cantiere e trasmessa alla sede Asle-Rlst dieci giorni prima dell’apertura del cantiere, come previsto dall’art. 100 comma 4, del D.Lgs 81/08.

In questo modo il contatto da parte del Rlst di Asle per la definizione dell’appuntamento di prima visita sarà tempestivo e sicuro.

Rappresentante per la sicurezza dei lavoratori dell’edilizia: il Rlst di Asle

In cantiere il Rlst di Asle parla con i lavoratori, il Responsabile del Servizio di Protezione e Sicurezza (Rspp), il coordinatore e il datore di lavoro. Con il medico competente il confronto avviene soprattutto durante la riunione periodica dove il Rlst può proporre suggerimenti utili a migliorare la valutazione dei rischi e la sorveglianza sanitaria sui lavoratori.

Oltre alla visita dei luoghi di lavoro dell’azienda, i cantieri e la sede d’impresa, il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza dell’edilizia territoriale visiona i documenti aziendali quali il Documento di valutazione dei rischi (Dvr), il Piano operativo di sicurezza (Pos) e il Piano di sicurezza e coordinamento (Psc). Verificare Dvr, Pos e Psc è utile per accertarsi che siano state attuate operativamente tutte le scelte previste dai documenti al fine di ridurre o eliminare i rischi presenti nel luogo di lavoro. C’è poi la verifica degli attestati di formazione del personale: operai, manodopera specializzata come i ponteggisti. Lo scopo è quello di verificare che ogni lavoratore, nell’ambito della propria mansione sia stato adeguatamente formato e aggiornato sui rischi relativi alla salute e alla sicurezza del luogo di lavoro, per prevenire gli infortuni e le malattie professionali.

Per legge la presenza del Rlst nell’azienda è obbligatoria, quando i lavoratori non hanno eletto un Rls individuato tra i lavoratori dell’azienda stessa (art. 48 del D.Lgs 81/08). In ogni caso la visita del Rlst sui luoghi di lavoro deve essere precedentemente concordata con i responsabili.

Quando il Rls è stato eletto o designato tra i lavoratori dell’azienda l’impresa può anche non accettare di fare entrare il Rlst in cantiere, tuttavia è possibile da parte del datore di lavoro non perdere l’opportunità di confrontarsi con il Rlst di Asle che ha una formazione ben più approfondita del Rls aziendale. La legge, infatti, prevede che la formazione base per Rlst corrisponda a 120 ore, contro le 32 del Rls.

La figura del Rlst di Asle, dunque, può fornire indicazioni interessanti al Rls aziendale su come affrontare la valutazione dei diversi rischi presenti in cantiere e dare utili informazioni sulla prevenzione. Inoltre, nei confronti del datore di lavoro il Rlst può suggerire spunti di approfondimento sull’aggiornamento della normativa relativi a prevenzione, salute e sicurezza sul lavoro. In particolare il Rlst di Asle propone anche campagne di informazione su problematiche connesse alla salute dei lavoratori e ai rischi per la sicurezza come la Campagna Etiledil sui rischi da assunzione di bevande alcoliche e quella sulla movimentazione manuale dei carichi.

Demolizioni: quello che c’è da sapere

Le demolizioni non sono attività standardizzabili. Il momento della demolizione deve essere considerato come un processo costituito da una successione di operazioni ad ognuna delle quali corrisponde un particolare schema statico. Da alcuni anni i processi di demolizione delle opere sono stati oggetto di fasi evolutive che ne hanno investito sia la scientificità delle procedure che le tecnologie esecutive.
L’assenza di un piano preordinato di demolizione e l’affidamento delle possibili problematiche al solo intuito dell’operatore o del capocantiere ha spesso dato luogo a situazioni impreviste che avrebbero potuto essere evitate con una approfondita analisi delle caratteristiche dell’opera o delle sue parti.
La cultura tecnica corrente ha sino ad oggi ritenuto la demolizione un evento accessorio e marginale rispetto alla costruzione di un’opera, relegando le tecniche specifiche operative in un quadro artigianale senza alcuna specificità professionale. Demolizioni totali o parziali venivano condotte spesso con mezzi inadeguati e, di frequente, in dispregio di ogni norma e salvaguardia della sicurezza.
Nonostante la normativa di riferimento i processi messi in atto per le demolizioni sono estremamente liberi, affidati unicamente alla preparazione e alla sensibilità degli operatori.
E’ importante rendersi conto della grande differenza esistente tra una demolizione parziale o comunque controllata e l’abbattimento totale.
Nel primo caso è necessario non solo un maggior impegno di mano d’opera, ma anche un coinvolgimento diretto del personale all’interno della struttura da demolire: ne consegue quindi una serie di rischi per i lavoratori.
Alcuni aspetti secondari del comportamento strutturale dell’edificio, che talvolta possono rimanere latenti nella comune conoscenza di un progettista edile, possono infatti riaffiorare come veri e propri problemi, con relativi gravi rischi, nella progettazione di un intervento complesso di recupero.

Rlst una risorsa per ottenere la riduzione del premio Inail

E’ l’opportunità offerta alle aziende con la compilazione on line del Modello Inail OT 24.
In pratica le imprese che si avvalgono della presenza di un Rlst nelle attività aziendali possono usufruire della riduzione del premio assicurativo applicata in occasione dell’autoliquidazione Inail a patto che raggiungano un puteggio complessivo pari a 100. Tra le azioni previste dall’OT 24 per l’ottenimento della riduzione non ci sono solo quelle attuabili con il Rlst ma ne sono previste anche altre, che il datore di lavoro può autonomamente attivare.
Il Rlst, però, può giocare un ruolo nelle attività aziendali riferite alle sezioni B, C e D del modello OT 24. In questi casi la sua azione si può esplicare in almeno quattro circostanze qui di seguito elencate.
Tra gli interventi di carattere generale ispirati alla responsabilità sociale se il datore di lavoro concorda con Rlst e medico competente piani di formazione ed educazione sanitaria, tra gli interventi di sicurezza e sorveglianza sanitaria quando il Rlst visita i cantieri con il medico competente e Rspp almeno due volte l’anno e redige i relativi verbali di sopralluogo, oppure se il datore di lavoro programma la riunione periodica almeno una volta l’anno a cui invita il Rlst, Rspp, medico competente a prescindere che questa riunione sia formalmente richiesta dalle altre figure coinvolte, tra le azioni di prevenzione di rischi specifici quando ad esempio il Rlst di Asle attraverso la campagna di sensibilizzazione Etiledil informa i lavoratori sui rischi da assunzione di bevande alcoliche.
Nel quadro di riferimento descritto il Rlst di Asle rappresenta un’opportunità quale figura integrata nel sistema impresa. La sua partecipazione alle riunioni periodiche, la collaborazione con il medico competente e Rspp sono l’esplicitazione di un ruolo su cui l’imprenditore può realizzare una modalità operativa di verifica e miglioramento dei requisiti minimi previsti dal D.Lgs 81/08 .
Le aziende edili che si avvalgono del Rlst di Asle hanno l’opportunità di costruire un modello virtuoso di prevenzione e sicurezza con il coinvolgimento di tutte le figure aziendali, Rlst, Rspp, medico competente, preposti e Dirigenti, che consente di fruire di agevolazioni, riduzioni contributive e finanziamenti previsti Inail ISI e FIPIT.

Etiledil: L’informazione ai lavoratori edili sui rischi da assunzione di bevande alcoliche

Campagna di sensibilizzazione Etiledil promossa da Asle in collaborazione con Asl Milano. L’informazione sui rischi ai lavoratori per la tutela della loro salute è un compito degli Rlst di Asle.

PRESENTATO IL BILANCIO SOCIALE ASLE

L’Associazione per la Sicurezza dei Lavoratori dell’Edilizia nel convegno Il primo Bilancio Sociale di Asle ha presentato i risultati del rendiconto Bilancio Sociale, lavoro commissionato alla società Seneca Srl di Bergamo.
L’iniziativa svoltasi alla Triennale di Milano martedì 16 luglio 2013 si colloca tra le manifestazioni collegate alla mostra Senza pericolo promossa anche da Asle con gli Enti bilaterali del sistema edile di Milano, visitabile sino al 1 settembre 2013.
Durante il convegno il Presidente Claudio Dellavedova ha spiegato le motivazioni che hanno portato il Consiglio d’Amministrazione di Asle a voler realizzare il Bilancio sociale, per illustrare il lavoro svolto dall’Associazione e dagli Rlst e rendere conto pubblicamente in modo dettagliato circa l’utilizzo delle risorse messe a disposizione dal sistema edile milanese.
Il convegno ha ottenuto riscontro positivo. Tra gli altri hanno presenziato l’evento Franco Monetti e Antonio Marchesi rispettivamente Presidente e Direttore della Cassa Edile di Milano, Lodi, Monza e Brianza, Dario Firesch, Presidente del Comitato Paritetico Territoriale di Milano, Lodi, Monza e Brianza.
Sono intervenuti Franco De Alessandri Segretario generale Fillea Cgil Milano, Battista Villa Segretario generale Filca Cisl Lombardia, Vito Panzarella della segreteria nazionale FeNeal Uil, Paolo Galimberti di Assimpredil Ance e Giovanni Stiz della società Seneca.
E’ stato proiettato il documentario Pisipasja (fatica) prodotto da Asle che racconta la quotidianità di chi lavora nei cantieri di una grande città come Milano.
Il primo Bilancio sociale di Asle è scaricabile da sito internet www.asle-rlst.it dove, a breve, saranno disponibili anche gli atti del convegno con gli interventi dei relatori.

16 luglio 2013 – Convegno di presentazione del Bilancio Sociale Asle

L’Associazione Asle si fa conoscere con il rendiconto della propria attività nel primo bilancio sociale presentato alla Triennale di Milano. Si tratta di un documento importante fortemente voluto dagli organismi di governo dell’associazione, che inaugura un nuovo modo di porsi nei confronti dei propri interlocutori.

Layout mode
Predefined Skins
Custom Colors
Choose your skin color
Patterns Background
Images Background