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Silice cristallina respirabile: il parlamento europeo approva la direttiva che introduce nuovi valori limite per l’esposizione a sostanze pericolose

Pubblicata il 27 dicembre 2017 sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea la direttiva UE 2017/2398 (L.345/87) del 12 dicembre 2017 che modifica la direttiva 2004/37/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro. Ci sono due anni di tempo per acquisire le modifiche negli ordinamenti nazionali.
La direttiva propone di fissare valori limite per altri 11 agenti cancerogeni, oltre a quelli contemplati dalla direttiva 2004/37/CE in vigore.
La nuova legge europea entrerà in vigore il 16 gennaio 2018 e dovrà essere recepita dagli stati membri entro il 17 gennaio 2020.

Ma cosa cambierà? Per il settore delle costruzioni la novità più significativa riguarda l’inserimento della silice cristallina respirabile (RCS o SLC) tra le sostanze cancerogene e mutagene nell’allegato XLIII del D. Lgs 81/08 con relativo valore minimo di esposizione fissato a 0,1mg/m3, così come espresso nella direttiva 2017/2398 nell’art. 1 punti 3 e 4 e nell’Allegato 3. C’è poi la riduzione del valore limite per l’esposizione alle polveri di legno che passa da 0,5 a 0,2 mg/m3

In base alle nuove disposizioni europee i datori di lavoro dovranno individuare e valutare i rischi derivanti per i lavoratori dall’esposizione a specifici agenti cancerogeni e mutageni ed evitare l’esposizione ove siano presenti tali rischi. Si potrà intervenire anche sulla sorveglianza sanitaria. Il medico o l’autorità preposta alla sorveglianza medica dei lavoratori negli Stati membri, infatti, potrà segnalare la necessità di proseguire la sorveglianza sanitaria dopo la fine dell’esposizione per il periodo di tempo che riterrà necessario per proteggere la salute del lavoratore interessato.
Secondo le stime della Commissione europea, in Italia i lavoratori esposti alla silice cristallina respirabile sono circa 220.000.
L’introduzione della nuova normativa farà diminuire la spesa sanitaria per i trattamenti di cura e riabilitazione.
Si conta di evitare circa 100.000 decessi nei prossimi 50 anni, principalmente in relazione ai seguenti agenti chimici: silice cristallina (98.670), cromo VI (1.670) e fibre ceramiche refrattarie (50).
Ogni anno, il 53% dei decessi professionali nell’UE è attribuito al cancro, contro il 28% per malattie circolatorie e il 6% per quelle respiratorie. I tipi più comuni di cancro professionale sono il tumore ai polmoni, il mesotelioma causato dall’esposizione alle particelle di amianto e il cancro della vescica.
Le nuove regole garantiranno una migliore tutela soprattutto per chi lavora nel settore edile, nell’industria chimica, automobilistica, alimentare e tessile, nella lavorazione del legno e dei mobili, nel settore sanitario e negli ospedali.

 

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