Monthly Archives: Luglio 2017

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Ape social. Per il lavoratori edili sarà più semplice ottenere l’attestazione per gli ultimi sette anni di lavoro

La Commissione nazionale paritetica per le casse edili (Cnce) con la comunicazione n. 617 del 12 luglio 2017 recepisce le indicazioni contenute nel messaggio Inps 2884/2017 dell’ 11 luglio 2017 dove si specifica che “in considerazione delle segnalate difficoltà di reperire il datore di lavoro per la sottoscrizione della relativa attestazione (modello AP116), il richiedente potrà farsi rilasciare idonea dichiarazione, sottoscritta dalla Cassa edile, dalla quale risultino i periodi durante i quali egli è stato iscritto alla Cassa”.
La Cnce – si legge nella comunicazione n.617- ha predisposto l’allegato facsimile di attestazione, che su richiesta dell’interessato, rilascerà la Cassa edile interessata. Nel compilare l’attestazione la Cassa edile che riceve la richiesta del lavoratore indicherà i periodi di iscrizione dello stesso presso il proprio ente nei sette anni antecedenti l’ultimo mese di iscrizione del lavoratore”.
La prima fase di richiesta dell’Ape social si è conclusa il 15 luglio 2017. Siccome è stato superato il tetto previsto delle 60mila domande l’Inps ha specificato che prima accederanno all’anticipo pensionistico coloro che sono più vicini all’età della pensione di vecchiaia. La maggior parte dei richiedenti, infatti, ha un’età compresa tra i 63 e i 64 anni di età. La graduatoria definitiva per l’accesso all’Anticipo pensionistico (Ape) “sociale” e per i lavoratori “precoci” sarà pubblica tra entro il 15 ottobre 2017, dopo aver vagliato tutte le domande pervenute all’Istituto di Previdenza.
Nel caso in cui i fondi messi a budget non saranno sufficienti – il limite di spesa previsto per il 2017 è di € 300 milioni mentre per il 2018 sarà pari a € 609 milioni – l’Ape potrebbe slittare di qualche mese per una parte dei richiedenti.

Successivamente, per coloro che hanno maturato i requisiti di richiesta dell’Ape nel 2017, sarà possibile inserire nuovamente la richiesta entro il 30 novembre 2017, data indicata dall’Inps come seconda scadenza per le domande di seconda graduatoria.

Chi si dovesse trovare nelle condizioni di poter richiedere l’Ape nel 2018 dovrà presentare la domanda entro il 31 marzo 2018 e la relativa graduatoria sarà pubblicata dall’Inps entro il 30 giugno 2018.
Si ricorda che entrambe le misure (social e precoci) sono in via sperimentale e resteranno in vigore per due anni ( 2017 e 2018).
Le domande, sia di riconoscimento delle condizioni per l’accesso all’Ape sociale, sia di accesso al beneficio per i lavoratori precoci, devono essere indirizzate alle sedi territoriali Inps di competenza e presentate in modalità telematica.

Pos anche per le imprese fornitrici di calcestruzzo: lo stabilisce una sentenza della Cassazione

Sì all’obbligo di redazione del piano operativo di sicurezza (Pos) anche per le imprese fornitrici di calcestruzzo. A stabilirlo è la Corte di Cassazione con la sentenza n. 11739 del 10 marzo 2017 dove si sostiene che sono assoggettate agli obblighi di redigere il Pos anche le imprese che effettuano la fornitura e posa in opera di materiali nei cantieri edili quali sono la fornitura e il getto di calcestruzzo con l’autobetonpompa, motivando che tale operazione non è da considerare “mera fornitura di materiali”. La suprema Corte ha precisato che mettere a disposizione dell’impresa richiedente la fornitura dei lavoratori con l’incarico di azionare la macchina e di comandare a distanza il braccio snodabile comporta un contributo tecnico ed esecutivo da parte del personale della ditta fornitrice certamente eccedente la fornitura dei materiali e delle attrezzature. Detto ciò le imprese di fornitura di calcestruzzo dovrebbero comunque cautelativamente adottare sia il Pos sia la procedura prevista dalla circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 10 febbraio 2011, n. 3328 dove si esplicitano le casistiche relative alla “mera fornitura di calcestruzzo”.
Per approfondire clicca qui

 

Via alla campagna di informazione sul rischio da movimentazione manuale dei carichi. Ecco come fare per partecipare

La movimentazione manuale dei carichi nel settore edile rappresenta un rischio elevato per l’apparato muscolo scheletrico dei lavoratori che, nel tempo, possono sviluppare diverse patologie di malattia professionale. Partecipare alla campagna d’informazione proposta da Asle è importante. Per le imprese si tratta di un’opportunità per ridurre i rischi di malattie professionali e un’occasione per attivare un percorso di prevenzione alla salute a favore dei lavoratori. Allo scopo di effettuare una campagna di informazione mirata su come prevenire le malattie professionali legate all’apparato muscolo scheletrico Asle ha realizzato la miniguida dal titolo Rischio da movimentazione manuale dei carichi.

I Rlst di Asle, su richiesta delle imprese e in modo completamente gratuito, sono attivi con le aziende, nei cantieri o presso le sedi d’impresa, per organizzare momenti d’informazione ai lavoratori sulle specificità del rischio da movimentazione manuale dei carichi.

Per prenotare una sessione informativa è possibile contattare la segreteria di Asle inviando una e-mail all’indirizzo info@asle.it, oppure chiamando al numero 02.48712452 nei seguenti giorni e orari: da lunedì a giovedì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.30. Il venerdì dalle 9.30 alle 13.

Al termine della sessione informativa il Rlst di Asle rilascerà all’impresa la documentazione di avvenuta partecipazione all’iniziativa, che potrà essere utilizzata per la compilazione della domanda del modello OT24 da presentare entro il 28 febbraio 2018.

L’attività informativa sul rischio da movimentazione manuale dei carichi svolta dai Rlst di Asle rientra infatti tra gli interventi per la prevenzione dei disturbi muscolo scheletrici, considerato come programma di promozione della salute osteoarticolare e muscolare e consente all’impresa di poter ottenere 40 punti su 100, previsti dall’OT24 per lo sgravio del premio Inail.

Per saperne di più sulle malattie professionali osteoarticolari guarda il video

 

 

Malattie professionali in aumento. Il 64% riguarda il sistema osteomuscolare legato alla movimentazione manuale dei carichi

Roma, 5 luglio 2017. Presentata a Palazzo Montecitorio la relazione annuale Inail.
Il presidente Massimo De Felice ha illustrato l’andamento del fenomeno infortunistico e delle malattie professionali. I dati 2016 confermano l’andamento crescente nella serie storica delle denunce di malattie professionali che sono state circa 60mila (circa 1.300 in più rispetto al 2015), con un incremento pari a circa il 30% rispetto al 2012. Ne è stata riconosciuta la causa professionale al 33%, il 4% è ancora “in istruttoria”.

Il 64% delle denunce è per malattie del sistema osteomuscolare legate alla movimentazione manuale dei carichi.

Riguardo gli infortuni mortali, delle 1.104 denunce (erano 1.286 nel 2015, 1.364 nel 2012) gli infortuni accertati “sul lavoro” sono 618 di cui 332, pari al 54%, “fuori dall’azienda”. Anche se i casi ancora “in istruttoria” fossero tutti riconosciuti “sul lavoro” si avrebbe una diminuzione del 12,7% rispetto al 2015 e di circa il 25% rispetto al 2012.
Complessivamente le denunce di infortunio registrate nel 2016 sono state poco meno di 642mila. Il dato non registra uno scostamento significativo rispetto al 2015 (+0,66%), mentre – se riferito al 2012 – la flessione è di circa il 14%. Gli infortuni riconosciuti “sul lavoro” sono poco più di 419mila, di cui circa il 19% “fuori dell’azienda”, cioè “con mezzo di trasporto” o “in itinere”. Ciò significa che sul luogo di lavoro sono migliorate le azioni di prevenzione messe in campo dal datore di lavoro.

Fonte INAIL

 

 

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